Nata dalla passione e dalla profonda conoscenza erboristica di Girolamo Varnelli quasi 150 anni fa, la Distilleria Varnelli si fregia con orgoglio della licenza UTIF n° 1.

Un numero davvero "unico" che testimonia di per sé l’antica tradizione Varnelli, prima casa liquoristica del territorio.

La Distilleria Varnelli è stata fondata nel 1868 da Girolamo Varnelli, che viveva a Cupi di Visso, nel territorio dei Monti Sibillini, oggi Parco Nazionale. Egli era un erborista, profondo conoscitore delle erbe officinali del luogo e delle tradizioni monastiche. Da tutto ciò trasse ispirazione per numerose ricette di distillati ed amari tra i quali l'Amaro Sibilla, nato inizialmente come antimalarico ed antifebbrile, grazie all'alto contenuto di Genziana Lutea, China e molte altre piante officinali.

Seguendo le orme del padre, ad inizio Novecento Antonio Varnelli trasferì la sede a Pievebovigliana ed ampliò la gamma, ideando gran parte degli altri prodotti che ancora oggi sono espressione distintiva della sapienza liquoristica aziendale, primo fra tutti il Varnelli, anice secco speciale.  Interpretando e raffinando la diffusa ricetta marchigiana del mistrà, legò l'esperienza della Distilleria alla tradizione Mediterranea delle bevande anisate, creando l'elegante ed inimitabile bevanda al gusto di anice che divenne ben presto il fiore all'occhiello dell'azienda tanto da portare il nome della famiglia. Si deve sempre ad Antonio Varnelli la prima vera organizzazione aziendale della distilleria; fu lui ad adottare le più belle grafiche ed etichette, commissionandole ad importanti disegnatori quali Beltrame, Lazzarini ed Adolfo De Carolis che creò l'etichetta dell' Amaro Sibilla.




Il secondo Girolamo Varnelli, con grande intuizione imprenditoriale, si dedicò, dagli anni '40 agli anni '70, all’esaltazione ed alla diffusione del Varnelli e del suo marchio, facendolo diventare ben presto simbolo dell’Azienda e leader del settore dell’anice secco come “Sovrano correttivo del caffè”, tanto da essere premiato a Roma nel 1950 come “miglior prodotto del genere”. Il Dott. Girolamo Varnelli era tanto consapevole dell’importanza della comunicazione d’impresa e del marketing che, laureandosi nel 1949 in Economia e Commercio presso l’Università di Perugia, discusse una tesi sulla valenza della pubblicità come strumento di mobilitazione nell’opinione pubblica, esprimendo teorie all’avanguardia e che facevano di lui un antesignano. Fu attento agli eventi dell’arte, come il padre Antonio. Morigerato, allegro, presente in ogni evento in evidenza a Pievebovigliana e sul territorio maceratese di cui si sentiva parte attiva nella promozione dei valori dell’etica e della civiltà del lavoro. Precursore nella prevenzione degli infortuni aveva dotato l’azienda di ogni risorsa disponibile per salvaguardare l’incolumità delle maestranze. Pretendeva igiene assoluta attuando innovative cautele a favore di tutti. Stessi principi applicati al prodotto: rifiuto di coloranti e conservanti non naturali e assoluta aderenza alle disposizioni di legge in materia e spesso prevenendo la stessa normativa. Credeva nella formazione e, più in generale, nell’acculturamento dei giovani. Veniva invitato anche nelle scuole di formazione professionali per intrattenere gli allievi sulla campionatura  delle erbe e radici indispensabili nel confezionamento del prodotto, sulle regole da rispettare in natura e sulle straordinarie risorse della liquoristica nelle combinazioni possibili al banco-bar. Una costante della sua condotta era il rispetto per tutti; i dipendenti erano l’altra famiglia in un intreccio di fiducia e stima. Era autorevole ma mai autoritario. Si sentiva più padre che padrone. Nonostante il radicato senso della tradizione si è sempre rivolto al futuro con l’ansia stimolante di adeguarsi alle novità della tecnologia e al progresso. In casa Varnelli venne installato il primo telefono del paese con servizio notturno e quando i carabinieri avevano un’urgenza dopo la mezzanotte si appoggiavano all’apparecchio del Dr. Girolamo.

Il 9 giugno 2006 l'Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e la Professionalità Albegheria di Cingoli - Balcone delle Marche viene intitolato a Girolamo Varnelli. Il 22 marzo del 2003 il Comune di Muccia, nel cui territorio è sorto l'attuale stabilimento Varnelli, gli ha intitolato una via nel comprensorio industriale. Il 02 agosto 2014, in occasione del 1° Centenario dalla sua nascita, il Comune di Pievebovigliana ha intitolato a Girolamo Varnelli un parco all'interno del suo paese natio.

Girolamo Varnelli, il fondatore

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